Trieste sa accontentare anche i palati più esigenti, stupendo ogni volta i suoi ospiti con gusti e sapori nuovi.

L’enogastronomia triestina è il frutto dei trascorsi storici e culturali di questa città. I particolari piatti tipici devono il loro gusto unico agli influssi austrici, veneti, friulani, sloveni e balcanici ma anche all’utilizzo di numerose spezie arrivate a Trieste grazie alla presenza del porto che, negli anni, ha favorito gli scambi commerciali.

La famosissima Jota, una minestra a base di crauti, fagioli e patate, gnocchi di susine, di pane o con il gulash, strucoli, cevapcici, strudel e pinza sono solo alcuni dei piatti che conquisteranno il vostro palato.
Il luogo ideale per assaggiare queste prelibatezze è sicuramente un’osmiza. Questo termine indica un locale tipico soprattutto dell’altopiano carsico dove si possono assaporare prodotti locali ed in particolare vini e insaccati. L’origine di questi luoghi è molto antica e probabilmente risale al 1784, quando l’imperatore Giuseppe II d’Asburgo concedette ai contadini di poter vendere i loro prodotti. I locali adibiti a tali attività dovevano esporre una frasca, simbolo che ancora oggi, insieme ad una freccia, aiuta i clienti a raggiungere le osmize.

Come non parlare poi del pesce! La vicinanza al mare rende Trieste la meta ideale per gustare una buonissima cena a base di pesce. Piatti come gli scampi alla busara, il brodetto alla triestina e le sarde in saor aspettano solo di essere assaggiati, magari in un bel ristorante con vista mare.

Gustare la cucina tipica triestina accompagnata da un calice di vino locale in un’osmiza sarà un esperienza che conquisterà i vostri sensi e che vi farà restare Trieste nel cuore e nella pancia!

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